
Chi non scrive, è perduto, chi non pubblica non fa carriera in accademia: è quanto scolpito in lettura sulle colonne dell'Università. Avere un Michel Foucault in Commissione concorsuale e farla finita con l'ossessione della produzione scientifica,anzi, scrittoria: "Non tornate dunque sempre sulle cose che ho detto in passato! Una volta che le ho pronunciate sono già dimenticate. Tutto ciò che ho detto in passato non ha assolutamente importanza. Si scrive qualcosa che nella propria testa è già ampiamente logoro: il pensiero esangue, ecco quello che si scrive. Ciò che ho scritto non mi interessa. Ciò che mi interessa è quello che potrei scrivere e quello che potrei fare". La scrittura come la deposizione del pensiero: un'immagine cristiana!
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