Per avvistare la differenza tra una melenzana e un marinaio leggiamo, con la guida di Karl Schlögel, «Il Tempo del Settecento nello Spazio del mondo».
Il filosofo, pensando il mondo, rimprovera lo storiografo di non pensare il mondo, di non capire lo Spazio e il Tempo, di non sapere la lettura dello Spazio nel Tempo o del Tempo nello Spazio (Spazio e Tempo sono funzioni reciproche, l'uno dell'altro). Guardo il Tempo di Horatio Nelson (1758-1805) e quello di Rosario Gregorio (1753-1809). Guardo lo Spazio dell'uno (il mondo, il mondo anglicizzato) e dell'altro (la Sicilia dell'abate Vella e dell'arabica impostura). Tutt'e due, conterranei (del quartiere Olivuzza di Palermo e dei feudi di Bronte) e contemporanei, si saranno visti o — per poco — è mancato che si vedessero in Sicilia. L'uno era l'esponente dell'illuminismo siculo, l'altro era l'anima nautica dell'imperialismo inglese, del mondo anglicizzato. L'uno è l'eroe della storiografia settecentesca e dell'antiquaria "normanna" degli studiosi siculi, l'altro cambiava a cannonate il mondo. Sapete chi dei due è materia formativa degli studenti in Sicilia?
Tino Vittorio
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