domenica 28 aprile 2013
Melenzane hegeliane
Un russo, come Dostoevskij nel suo esilio in Siberia, legge le "Lezioni hegeliane della filosofia della Storia" e scoppia a piangere, si scopre russo, ancorché fuori dalla Storia e dalla Ragione, racconta in un sapidissimo libretto, pubblicato nel 2009 da "Il melangolo", Làszlo F. Földény. Un siciliano legge le Lezioni di Hegel e diventa melenzana perché vi scopre che "il Mediterraneo è l'asse della storia del mondo". Dostoevskij scopre — e si danna — che l'Occidente hegeliano in cui credeva l'ha buttato fuori dal mondo, in Siberia che per Hegel, l'amato Hegel, "è fuori del campo d'osservazione, la cui configurazione non è tale da poter essere teatro di civiltà storica, e quindi da farsi avanti con una sua propria fisionomia nella storia del mondo". Il russo che fa? Esiliato fuori dalla Storia e dalla sua Ragione razionale o dalla sua Razione di Razionalità, trasforma l'Europa della Storia per eccellenza, il Paradiso te(le)ologico, rispetto al quale la Russia e la Siberia sono Inferno, in contro-Inferno, perché tale è un luogo abitato dall'uomo che ha detronizzato Dio per farsi Dio o funzione di Dio, secolarizzando il mondo con la Tecnica, perché infernale, anzi contro-infernale è la Ragione che ha spodestato il Divino. Cosa fa un siciliano? La mena con la sicilianità, con la sicilitudine e melenzanamente si ammucca, si pappa dalle parti dell'Assemblea Regionale Siciliana un "assegno di solidarietà" per mancata rielezione o per abbandono della carica di deputato. Recita il regolamento dell'ARS: " Al termine del mandato parlamentare l'onorevole riceve dal fondo di solidarietà un assegno pari all'80% dell'indennità lorda di una mensilità moltiplicata per il numero degli anni di mandato effettivo". La Siberia produce Dostoevskij, la Sicilia melenzane onorevoli e... Siciliani di sicilianismo, di sicilianità, di sicilitudine, trovate concettuali, bizantinismi che giustificano in politica, in stipendi del pubblico impiego e in antropologia lo Statuto speciale degli abitanti isolani. Certo, ci sarebbe da valutare i criteri antropogeografici di Hegel e lo faremo un'altra volta. Stavolta si consideri quanto sia discutibile ritenere mediterranea l'Europa (quella hegeliana è molto baltica) che nel mito è una donzella stuprata da Zeus lontano dagli occhi indiscreti del Mediterraneo, dalle parti del Danubio, appunto. Il Mediterraneo è speciale con la Sicilia perché vittima antica dello stupro di Giove? Ma per Giove, Zeus era Olimpico, Mediterraneo! Non ci si raccapezza più. È la filosofia che imbroglia le cose? O la sola filosofia della storia che per Hegel non è altro che "la considerazione p e n s a n t e" della storia?
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